oramai è un cancro della società, i giovani che non lavorano,non lo cercano nemmeno. e non solo i giovani, ok.
(per quelli che neanche studiano, ecco, denuncerei i genitori: è inammissibile !)
Ma rimaniamo in ambito di gggiovan i…. Ogni tanto vado in una pasticceria dove le brioche sono buonissime. Bene.
Sono almeno due anni che vado lì e in tutto questo tempo avrò visto-oltreal personale stabile, diciamo- almeno 6 giovani che hanno iniziato a lavorare lì e, per cause diverse ma tutte riconducibili all’atteggiamento, poi sono stati lasciati a casa.
Diciamo pure che alla gente gli fa fatica lavorare, c’è un malsano atteggiamento da spalle tonde che ti leva il sentimento.
Si sentono incastrati, convinti che avrebbero meritato di più-non si sa su quali basi :
Hai studiato? No.
Hai un hobby, un interesse che segui e che ti appassiona ? No.
Sei intraprendente: No!
e allora, caro giovane arrogante, sfaticato e senza qualifica: che pretendi ?
Da dietro il banco a lamentarsi coi clienti che la domenica gli tocca lavorare e che le sue ferie non saranno nelle due settimane d’agosto come avrebbe voluto ….”Sei appena entrata a lavorare, mica puoi pretendere!! – risposi una volta e quella ( non più di 25 anni d’età) mi guardò come se le avessi detto che avevo appena visto sua madre spacciare eroina ai girdinetti dei bambini ….
Un altro, non faceva altro che mangiare tutto il tempo da dietro il banco…passsava davanti alla vetrina per dare un croissant ed ecco che si lanciava in bocca un bacio di dama, un bignè, quel che era …. e una e due e tre…. non ci sono più andata per 3 settimane, mi faceva schifo vederlo leccarsi le dita e poi asciugarsele sul grembiule prima di farmi il cappuccino … Ci sto tornando da qualche tempo, quel tipetto non lo vedo più.
Per inciso : siamo tutti sottopagati, alzate lo sguardo, non pensate solo al vostro orticello, siamo tutti nella stessa situazione, che credete?
2° per inciso: per i giovani qualificati e volenterosi: se lo foste veramente, ve ne sareste andati da un pò.
Cosa credete che gli italiani che 80 anni fa si facevano mesi di nave per emigrare avessero voglia di andarsene ?
A volte è necessario ed è necessario sapersi adattare. Ci siamo adattati tutti. o quasi.
oppure rimanete qua, narcotizzati dalle pappe pronte e scodellate in nome della famiglia, affollate i baretti nel pomeriggio a lamentarvoi con tutti che non c’è lavoro … continuiamo a farci del male … e continuiamo a non vedere più in là del nostro naso.
Un amico psicologo nel campo del lavoro ha fatto ultimamente dei colloqui per un posto di commesso/a….. me ne racconta di tutti i colori: .gente che si è presentata in tenuta da giardinaggio, gente che in sede di colloquio ha subito chiesto quando erano previste le ferie, etc etc
io credo che ci dovremo dare una regolata.
peace
M
..allora speriamo che la crisi peggiori..alemno tanti per non morire si renderanno conto che bisogna cambiare cervello.